martedì 30 marzo 2010

MY PLE...

Ciao a tutti!!!! Rieccomi qua a scrivere...
avrete sicuramente letto il titolo del post... MY PLE...
sapete che significa o avete pensato che sono una un pò strullina?
io per essere sincera non avevo idea di cosa significasse la parolina PLE, non avevo nemmeno capito che si trattava di una sigla all'inizio (sentite come sono messa!!!), pensavo fosse un neologismo o chissacchè. uhm.
Voglio tranquillizzarvi e mettervi in guardia:
PLE non mangia studenti, non è di grossa taglia e il suo mantenimento non necessita di attenzioni particolari . Non dovete spazzolarlo e non abbaia! Non occupa spazio, non mastica le scarpe altrui e soprattutto non ha una gigantesca lingua calda, rosa, e appiccicosa.
D'altro canto c'è da dire che PLE in un certo senso siete voi stessi. Non potete prescindere da PLE, è parte di voi. (Ragazzi non si mangia eh, mi raccomando!)
(ehehhe, sono un pò burlona!!)
In realtà penso/credo/sono sicura che tra voi che leggerete queste mie parole ci saranno molti che sapranno assolutamente/inequivocabilmente/senza la minima ombra di dubbio che cosa è PLE. (e meno male eh ^-^ )
Per intendersi volevo dirvi che io ho sentito parlare di PLE per la prima volta leggendo il post del "mio" prof. , iamarf, sul suo blog. Oltre ad avermi fatto venire a conoscenza di qualcosa di NUOVO, il prof si prende anche il merito di avermi fornito una spiegazione/una chiarificazione immediata riguardo a quanto avevo appena appreso.
P.L.E. sta per Personal Learning Environment.
(traduzione alla Fusi : ambiente di apprendimento personale. tipo eh ragazzi, non siate fiscali.) Con l'aiuto del prof posso dire che è un ambiente in cui si vive un'ESPERIENZA di apprendimento. E' l'ambiente di apprendimento personale, necessariamente diverso per ciascuno.
Leggendo il "papiro" del prof. (che SONO SICURA che qualora leggesse coglierebbe l'ironia delle mie parole), inizialmente non mi ero soffermata su questo passo del PLE. Non so perchè, anzi si lo so. Non simpatizzo per gli acronimi. Ogni volta che ne incontro uno lo "salto", nel senzo che continuo a leggere ma non con attenzione, scorro gli occhi sulle lettere. oh, mi sanno di difficili...boh! Va bè, in ongi caso dicevo, io sono andata avanti finchè ho trovato la frase:
Giacomo Leopardi aveva un PLE?

Ed è stato grazie a queste parole che ho "riagganciato" la lettura, ed ho ricominciato. La prima cosa che ho pensato (in maniera del tutto impropria/illecita/ingiustificabile) è stata:
"Sieee. Leopardi non ce l'aveva no il PLE".
Voglio dire: nemmeno sapevo cos'era il PLE, e io dall'alto della mia sapienza dovevo dire che Leopardi non ce l'aveva. EEEEEEHH, rientra nel mio carattere il parlare prima di pensare. Purtroppo. (Ma non é cosi grave, mi sto imparando a controllare e mi correggo subito.)
Mentre (RI-)leggevo, piano piano nella mia mente si andava costruendo una sorta di puzzle: pezzettini dopo pezzettini che si incastravano perfettamente l'uno nell' altro, colori che si mescolavano, che si sfumavano, che si sovrapponevano, che si camuffavano all'accostarsi con altri...Si andava costruendo una specie di disegno che mi permetteva lentamente di avere un'idea quanto mai chiara sui PLE e LEOPARDI e il resto.
L'apoteosi della limpidezza e della trasparenza l'ho avuta nel soffermarmi sulla frase "Giacomo Leopardi avev un PLE, cioè, aveva il proprio giardino di connessioni e sapeva coltivarlo anche molto bene" .
Mi è tornata in mente tutta la metafora del "mezzadro" : "i feed che voi scegliete di seguire sono come gli ortaggi che decidete di seminare e di piantare, LO DOVETE SAPERE VOI DI COSA AVETE BISOGNO."
WOW.
Siamo noi che sappiamo ciò che vogliamo, le cose che ci servono per il nostro "giardino": TOCCA A NOI PRENDERCELE. Ne abbiamo tutte le possibilità, "per usare internet non c'è da imparare quasi niente" .
"La mente di ognuno di noi esiste e si arricchisce in virtu' delle sue connessioni con il resto del mondo"
, proprio perchè "colui che apprende è un uomo che coltiva con amore e pazienza il proprio giardino delle connessioni".
Leopardi (per rimanere in tema) l'ha fatto: ha coltivato con passione e tenacia un PLE straordinario, eccezionale. TUTTI GLI UOMINI HANNO/HANNO AVUTO IL LORO PLE. Allora pensate che Leopardi sia stato in gran parte fortunato? Avete ragione perchè ha avuto l'opportunità di poter studiare nella biblioteca realizzata da Monaldo, suo padre. Bene, effettivamente questa era una "circostanza straordinaria".
Ma per caso voi pensate di essere meno "circostanzialmente straordinari" di Leopardi?!
VI SBAGLIATE. Perchè avete/abbiamo tante/molte/un visibilio/una caterva di opportunità in più: "possiamo stabilire connessioni di tutti i tipi, con personaggi del passato ma anche con persone vive". "Avere internet a dispisizione è come avere la biblioteca di Monaldo, anzi, forse è molto di più".
Quindi ragazzi/compagni/futuri colleghi e medici vi vorrei dire (e lo dico anche a me stessa) CERCHIAMOCI IL NOSTRO PLE, COSTRUIAMOLO, PENSIAMOLO, FOTOGRAFIAMOLO (come ha fatto il prof.), IMMAGINIAMOLO IN MOMENTI DIVERSI.
E' la nostra protezione dalla rude e sommaria arena della "mainstream information", e allo stesso tempo è la chance che abbiamo per apprendere, è uno specchio sulla conoscenza odierna -disponibile ovunque, ma tutt'altro che mera informazione-, è la penna che ci permette di scrivere, di esprimerci...
E AGGIUNGEREI : W IL PLE.

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